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Lezione #2. Due tipi di pu’er

I diversi tipi di pu’er possono confondere i neofiti del tè cinese. Dopo aver acquistato un pu'er in negozio, scoprono che è completamente diverso da quello che avevano assaggiato in precedenza. Succede anche che dal primo assaggio non piaccia per niente, quindi lasciano stare questo tipo di tè per anni senza ritornare ad assaggiarlo. La confusione può essere dovuta al fatto che esistono due tipi di pu'er molto diversi tra loro: per colore, aroma, gusto e l'effetto che fanno sul corpo umano. Sono talmente diversi, come "il cielo e la terra", che alcune persone preferiscono solo uno di essi.

1 — Sheng pu'er; 2 — Shu pu'er.

Più in avanti torneremo alla storia affascinante dell'apparizione e della produzione del tè pu’er, ma al momento ci limitiamo a qualche breve cenno storico.

Il sheng pu’er è noto già da circa 1700 anni. Più precisamente, è da circa 1700 anni che nella provincia di Yunnan esiste un tè tipico e regolare, che dal XVIII secolo viene chiamato pu’er. Soprattutto veniva apprezzato il pu'er stagionato per 20–30 anni. Dicono che può invecchiare fino a 100 anni e ancora avere un buon gusto. Il shu pu’er è stato creato per avere fin da subito un tè con le caratteristiche di quello invecchiato col tempo. La tecnologia è stata scoperta per caso, ma nel 1974 fu elaborata già intenzionalmente una ricetta rivoluzionaria per la produzione velocizzata dei shu pu'er dai sheng pu'er, che ora viene usata da tutte le fabbriche del tè nella provincia di Yunnan.

Infine è stato il shu pu’er a fare i tè pu’er famosissimi in tutto il mondo. In Europa è diventato talmente famoso che per molti è stato il primo passo nella scoperta deilla tradizione cinese. Paradossalmente, dopo aver conosciuto, studiato e amato il shu pu'er e tutti gli altri tipi del tè cinese, molti diventano invece grandi amatori del sheng pu'er.

Differenza di base tra sheng e shu pu’er.
Sheng pu'er (crudo)
Shu pu'er (maturato o stagionato)
Colore della foglia
Verde marrone
Rosso marrone
Colore delle gemme
Giallo bianco
Giallo dorato
Colore del liquore
Verde chiaro con sfumature dell'arancione
Marrone scuro, spesso opaco
Gusto
Astringente, rinfrescante
Corposo, con le note dolciastre
Aroma
Normalmente un ricco profumo di frutta secca
Aroma principale: terra. Possibili note di prugna, noce, funghi, foglie d'autunno, corteccia
Effetto generale
Invigorisce, dà energia, purifica il corpo
Calma, favorisce la digestione, aiuta ad abbassare il colesterolo
Particolarità
Può disturbare il sonno quindi sarebbe da evitare prima di andare a dormire. Meglio non prendere a stomaco vuoto
Niente restrizioni particolari. Può essere consumato a stomaco vuoto e prima di andare a dormire

La parola «sheng» (生) significa — «crudo», «nato», «fresco», «nuovo», «giovane». La parola «shu» (熟) — «maturo», «preparato», «pronto», «stagionato». Tempo fa, il pu’er fresco, appena fatto, si chiamava sheng, mentre lo stesso tè maturato col tempo, veniva chiamato shu. Poi si è cominciato a produrre due tipi diversi. Ora il pu'er tradizionale, pressato nel disco, viene marcato come sheng (生), mentre il pu'er prodotto con la nuova tecnologia di fermentazione si chiama shu (熟).

Per cominciare a conoscerli ha senso comperare qualche esempio sia di sheng che di shu, per capire quale possa piacere di più. Se siete amanti del tè verde, molto probabilmente apprezzerete il sheng pu’er. Se invece bevete usualmente il tè rosso (chiamato nero nella tradizione europea) forse vi piacerà di più il shu pu'er. Ovviamente è solo una supposizione.

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